Hong Kong, lo strano mix Cina e Occidente

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Viaggio a Hong Kong, informazioni pratiche.

 

Perché un viaggio a Hong Kong?

Un viaggio a Hong Kong… Gli occidentali sono davvero attratti dallo spirito e dalle tradizioni del lontano Oriente e quale paese più di tutti rappresenta l’Oriente, così come lo immaginiamo? Sicuramente la Cina, assieme al Giappone, secondo me. Ma la Cina è un paese grande, con fortissime differenze tra città e campagna, tra oriente ricco e moderno e l’occidente povero e montano. La Cina è anche caratterizzata da due ex colonie britanniche: Macao, la Las Vegas d’oriente, e Hong Kong, il regno dello shopping e del commercio. E’ proprio su Hong Kong, la città con uno statuto indipendente dalla Cina, che si concentra questo viaggio.

Quando pensiamo a Hong Kong forse ci viene subito in mente la serie di grattacieli ed alti e stretti palazzi che fanno da sfondo a quasi ogni scena di vita cittadina. Certo, una sua caratteristica, visto il territorio spesso montano, che attira tanti in cerca dello sfondo urbano più stretto e affollato per scattare la foto ricordo. Ma Hong Kong offre davvero tanto in termini di panorami, attrazioni turistiche, cucina, vita notturna, divertimento, tradizioni coloniali.

Un viaggio a Hong Kong allora non è andare esattamente in Cina: è una parte di Cina incastonata tra isole di tante forme e dimensioni, costruita sul modo di essere occidentale. Un mix davvero esplosivo, che permette di avere in un raggio di circa 30 km la concentrazione di due mondi, la concentrazione di 7 milioni di abitanti, la concentrazione di un numero infinito di negozi e centri commerciali, la concentrazione di tantissimi parchi divertimenti dallo stile occidentale, tra cui Disneyland. A Hong Kong si respira oriente e si vive occidentale.

Hong Kong è una destinazione molto ben organizzata, capace di rispondere a qualunque necessità del turista (anche per chi ha disabilità motorie); è una meta sicura, anche a livello di criminalità, almeno nelle aree turistiche e del centro città, per cui si può stare tranquilli praticamente sempre (in ogni caso meglio seguire le minime precauzioni, come non andare in posti isolati di notte).

 

 

Come organizzare il viaggio a Hong Kong e quando partire.

E’ facile organizzare il viaggio a Hong Kong in proprio, effettuando le prenotazioni dall’Italia. Sebbene la città offra tante strutture albeghiere (anche di grandi dimensioni), non consiglio di aspettare l’ultimo momento per prenotare, perché si rischia di doversi poi accontentare di un hotel in una zona diversa da quella desiderata).
Ho effettuato quindi la prenotazione alberghiera in proprio online senza problemi, mentre per le attrazioni turistiche, consiglio di fare le prenotazioni una volta là, a seconda di come è il meteo giorno per giorno; in ogni caso c’è poca fila, tranne per il tram che sale sul Peak.

Hong Kong è una città e un territorio indipendente con proprie leggi, appena fuori Shenzhen in Cina, a cui appartiene. Si trova nella parte sud della Cina, nella regione del Guangdong (da cui il nome del cinese cantonese, che si parla qua, un po’ diverso dal cinese di Pechino).

Se si vede la mappa, quindi, Hong Kong si trova appena all’inizio della zona tropicale: per questo non si può dire che abbia un clima esattamente caldo tutto l’anno. In inverno in giornate nuvolose oppure la sera può fare parecchio fresco, specie in montagna, mentre appena esce il sole dalle nuvole la temperatura diventa piacevole, se non addirittura calda in poco tempo.

Hong Kong si affaccia sull’oceano e ne subisce l’umidità, così come i fenomeni monsonici e temporaleschi estivi. Da ottobre a marzo c’è la stagione secca, anche se specie sulle montagne potrebbe piovere un poco, mentre da marzo in poi il cielo diventa sempre più nuvoloso e coperto, con un’umidità crescente, così come la possibilità di pioggia, fino all’estate, quando piove più spesso e possono arrivare tempeste tropicali.

Il migliore periodo per visitare Hong Kong? Oltre alla fortuna di non trovare il cielo nuvoloso o nebbioso, i mesi consigliati sono fine novembre, dicembre e gennaio, al massimo anche febbraio (quando già il cielo inizia a annuvolarsi con più facilità).

 

Arrivare a Hong Kong.

Hong Kong appartiene politicamente alla Cina ma sembra di essere in uno stato nazionale autonomo: infatti per esempio, a differenza della Cina, che richiede il visto per viaggiare e visitare il paese, a Hong Kong non c’è visto.

Hong Kong è collegata abbastanza bene all’Italia, con voli diretti con Cathay Pacific (durata volo circa 10 ore) spesso però a tariffe poco interessanti. Spesso quindi sembra essere più economico viaggiare con una compagnia asiatica come Turkish Airlines, con le compagnie mediorientali oppure con una compagnia aerea cinese o del sud-est asiatico, fare scalo e cambio aereo e arrivare a Hong Kong.

L’aereoporto internazionale di Hong Kong mi è piaciuto: è grande, moderno, elegante ed è uno dei più trafficati dell’Asia, con collegamenti diretti con Europa, Australia, Asia e Nord America.

L’aereoporto si trova a circa 20 km dal centro città (Tsim Sha Tsui) a cui è connesso da un treno shuttle diretto fino alla stazione metro Hong Kong a Hong Kong Island. Ricorda che il biglietto di questo shuttle non può essere usato per la metro. Un’altra opzione è prendere il taxi, che in circa 30 minuti porta in città al costo di circa 20 euro, quindi neppure tanto.

Per entrare da turista in viaggio a Hong Kong, i cittadini dell’Unione Europea devono presentare solamente il passaporto biometrico valido: il personale di polizia non appone timbro, ma rilascia un ticket da presentare poi quando si lascia Hong Kong. E’ possibile restare per 3 mesi.

 

Muoversi a Hong Kong.

Hong Kong offre un sistema di trasporto cittadino molto capillare tra bus e metropolitana a un costo decisamente conveniente. In centro città spesso c’è traffico e quindi prendere il bus non sempre è una buona idea se per te il tempo è importante e non vuoi aspettare, allora va benissimo la metropolitana. Esistono tessere turistiche per la metropolitana di diversa durata a un buon costo, che permettono di usare illimitatamente la metropolitana: queste tessere si acquistano all’aereoporto oppure nelle stazioni Central, Hong Kong e Tsim Sha Tsui presso i banchi servizio clienti. Io ho viaggiato solamente con la metropolitana per tutti i luoghi turistici che ho visto, inclusa la parte sud di Hong Kong Island con le spiagge.

Cosa non perdere in un viaggio a Hong Kong.

Prima di tutto la zona dello stretto tra Tsim Sha Tsui e Hong Kong Island da entrambe le sponde: il panorama è stupendo sia di giorno che di notte, con tutte le luci delle barche e dei grattacieli; tra l’altro ogni sera dalla sponda di Hong Kong Island c’è lo show laser dai grattacieli, carino, certo, con la musica che viene trasmessa dall’avanue of the stars. Dalla sponda opporta c’è il luna park fisso e la bella ruota panoramica, che secondo me vale la pena un giro. Da non perdere in zona anche il grattacielo sul molo est, il più alto della città.

Hong Kong va scoperta a piedi e perdersi (perché è facile perdersi) tra i grandi edifici e vicoli.

Da non perdere quindi la centralissima Nathan Road piena di negozi chic, salendo poi va scoperta la zona di Mongkok e Kowloon, tra le mille luci delle insegne la sera, così come i vivacissimi mercatini per strada e i tanti locali dove mangiare alla cinese noodles, pollo, pesce, granchi, ecc..

Hong Kong è anche spiritualità, e gli abitanti sentono molto la loro fede: da non perdere allora templi popolari taoisti come Wong Tai Sin a nord di Hong Kong o Man Mo Temple a Hong Kong Island. Ma ci sono anche templi e monasteri buddisti di grande bellezza e fama, come il monastero di Chi Lin, l’area religiosa nell’isola di Lantau con la statua del grande Buddha. Se si ha tempo, proprio a Lantau c’è Disneyland, un nome, una garanzia.

Tornando a Hong Kong Island, va visitata la linea costiera che si affaccia sullo stretto, in particolare la zona di Time Square, a cui si può arrivare usando l’antico e iconico tram a due piani! In questa grande isola da non perdere è salire sul peak con lo storico tram a cremagliera, un reperto storico famosissimo, testimoniato dalla folla di gente che ogni giorno lo prende.

Ma Hong Kong è anche altro, ottimo street food per tutta la città, in particolare attorno a Time Square, a Mongkok e Kowloon, paradiso dello shopping, in particolare stoffe, elettronica e gioielli. Inoltre da non perdere anche la costa sud di Hong Kong Island con le sue bellissime spiagge !

 

Varie.

La moneta corrente è il dollaro di Hong Kong.

La lingua ufficiale è il cinese (cantonese, ma la gente capisce anche il cinese mandarino) visto che la maggior parte è cinese, ma quasi tutti in città sanno parlare e capire l’inglese: a volte gli anziani capiscono l’inglese con qualche difficoltà, allora ricorda di usare frasi semplici ed esprimile in modo chiaro ed eventualmenete ripetile con pazienza.

La corrente elettrica è essenzialmente simile a quella italiana, quindi non c’è bisogno di trasformatore ma l’unica differenza è nella presa di tipo D e G, per cui è necessario un adattatore.
E’ possibile utilizzare anche le carte di debito come Postepay negli ATM, nei negozi sia per pagare gli alberghi (i grandi alberghi però al check-in richiedono una carta di credito a cui addebitare una caparra, che viene restituita alla fine del soggiorno). A volte in qualche ATM potrebbe non prendere una carta di debito, ma basta cambiare sportello e sicuramente funzionerà. Inoltre ricorda che a volte la soglia massima consetita di denaro prelevabile a operazione in valuta locale non è il corrispettivo di 250 euro, ma meno, quindi a volte l’ATM potrebbe dare errore solo per questo, quindi basta digitare un importo minore, per esempio 160 dollari

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